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#SaveFabric il 31 ottobre al Tenax

Il Tenax ospita #SaveFabric. L’iniziativa di raccolta fondi del club londinese per contribuire alla salvaguardia della club culture. Parte dell’incasso della serata sarà devoluto alla campagna #saveourculture (www.fabriclondon.com/save-culture)


Per raccontare l’evento Tenax
#SaveFabric del 31 ottobre al Tenax, in compagnia dei resident di due dei più famosi club d’Europa, è necessario riavvolgere il nastro di qualche settimana.

tenax_save-fabricLo scorso settembre piombò come un fulmine a ciel sereno la notizia della chiusura definitiva del Fabric. Nonostante una politica sugli ingressi molto severa, con tanto di controlli con metal detector e la massima collaborazione su tutti i fronti con le autorità londinesi, il tempio della musica di Londra, entrato nella storia della club culture mondiale, chiudeva i battenti.

Adesso il Fabric, in seguito alla revoca della sua licenza, dovrà affrontare una lunga e costosa battaglia legale per la quale ha già attivato una raccolta fondi sul suo sito.
Una campagna di livello internazionale che ha già raccolto più di 303mila sterline, alla quale si andrà ad aggiungere una parte dell’incasso dell’evento del 31 ottobre al Tenax: la prima uscita in Italia del Fabric, in cui si esibiranno il dj resident del club londinese Craig Richards con Matt Tolfrey e Adam Shelton, e i resident del club fiorentino Cole, Mennie e Fabio Della Torre.

Tutte le voci di spesa della campagna vengono costantemente aggiornate secondo uno statuto di trasparenza, visionabile attraverso questo linkwww.fabriclondon.com/blog/view/saveourculture-transparency-statement-3.

Per circa due decadi abbiamo supportato con grande orgoglio ogni discipliana artistica in città – raccontano i gestori del Fabric sul loro sito – “abbiamo organizzato 3106 eventi e abbiamo accolto 6 milioni e 750 mila persone da tutto il mondo. Grazie ai nostri standard di qualità siamo riconosciuti come un punto di riferimento delle migliore pratiche in ambito nightlife. In tutti questi anni abbiamo lavorato per creare un posto sicuro, una casa. Ci chiamiamo Fabric per una ragione. Il Fabric è la la fabbrica che unisce ognuno di noi, che cuce insieme razze, generi, preferenze sessuali e età in un brillante arazzo in cui spiccano la migliore musica, la migliore tecnologia, e il miglior visual e interior design. Lo scorso settembre la nostra licenza è stata revocata e questo ci ha costretto a chiudere le nostre porte. È stato un momento difficile per noi ma il supporto che abbiamo potuto apprezzare nelle recenti settimane da tutto il mondo, dai nostri clienti giovani e meno giovani, dagli artisti che sono entrati in contatto con noi, dai nostri vicini e dagli altri club di tutto il mondo è stata veramente incredibile. Ma non siamo ancora alla fine. Faremo ricorso in appello e per questo avremo sicuramente bisogno del vostro aiuto. Chiediamo quindi a tutti di contribuire alla nostra raccolta fondi che servirà per supportare un nostro piccolo staff di lavoro e per preparare al meglio la nostra campagna legale. Il nostro patrimonio culturale e la nostra storia andranno perdute, e non vogliamo assolutamente permettere la distruzione della nostra creatività. Ci appelliamo a tutti coloro che amano questa città, a tutti coloro che amano questa cultura e a tutti coloro che lavorano in questo settore per supportare la nostra battaglia e fare una donazione attraverso la nostra campagna”

(fotocopertina di Damiano Alessandri)

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