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E’ il momento di riflettere, non uccidiamo la discoteca

In primis il ricordo ed un abbraccio alle persone coinvolte in questa tragedia che si è consumata tra la notte di venerdì e sabato 8 dicembre 2018,  a Corinaldo in provincia di Ancona, in attesa del trapper Sfera Ebbasta, presso la discoteca Lanterna Azzurra.

Le testate giornalistiche ci stanno aggiornando sull’accaduto, con le varie supposizioni di responsabilità e la causa di tutto, quindi lasciamo a loro il compito di raccontare la cronaca.

Saranno inoltre le indagini degli inquirenti che delineeranno meglio l’accaduto, però come purtroppo spesso accade in Italia finchè non succede il peggio si va avanti senza remore, per poi ovviamente minacciare con il dito puntato tutta la categoria.

E’ proprio l’ora di riflettere sull’accaduto, perchè certo la causa scatenate che si presuppone è davvero stupida nel gesto, disturbare il divertimento con questo maledetto spray urticante, però anche vero che la strage si è compiuta già da prima, sui numeri in eccesso dei partecipanti rispetto alla capienza (dati confermati) ma non di alcune unità, già fatto grave, ma di ben più di 500, per la maggioranza minori,  così come la difficoltà a quanto pare nell’uscire agevolmente dalla struttura creando conseguentemente la calca di folla fatale.

Tutto questo può accadere ovunque, in ogni spazio destinato ad accogliere più persone contemporaneamente, quindi la discoteca non è altro che uno di questi posti, basta riflettere sui vari episodi accaduti in vari luoghi, o ad esempio su bus colmi di ragazzi che vanno a scuola che sicuramente non garantiscono una completa sicurezza a bordo.

Però c’è un però, che già per antonomasia la discoteca sia la causa in senso assoluto delle stragi facili da incolpare, quindi in virtù di questo, ogni cosa negativa che accade è solitamente maggiormente amplificata, ragione per la quale invece al contrario ci sono fortunatamente gestioni sane che dettano particolare attenzione all’ordine pubblico.

In discoteca sono tante le persone che lavorano al fine di poter far divertire al meglio la clientela, rendendo il locale più accogliente possibile ed in sicurezza, ma anche vero che gli spazi esterni destinati all’uscita d’emergenza non sono sempre propriamente in ottimo stato, ciò si nota in più luoghi destinati al divertimento non solo nei locali da ballo.

Chi ama veramente il clubbing, farebbe di tutto per salvaguardarlo, ovviamente ci devono essere i giusti compensi, ma non quelli scellerati che uccidono, insieme possiamo fare del nostro meglio, sia dalla parte dei gestori, coloro che lavorano e quelli che si divertono, è il momento di riflettere, non uccidiamo la discoteca, la musica, il divertimento, la vita.

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